Caldaia
Assistenza, riparazione guasti e manutenzione tecnica
- pulizia del bruciatore
- pulizia dello scambiatore dei fumi
- controllo della taratura.
- controllo dell’efficienza e analisi fumi
- individuazione della presenza di componenti danneggiati e da sostituire.
- prova del funzionamento generale dell’impianto.
- compilazione della documentazione impianto presso il CIRCE in Regione Veneto.
FAQ e NORMATIVE
OGNI QUANTO TEMPO SI DEVE FARE LA MANUTENZIONE DELLA CALDAIA?
La manutenzione della caldaia deve essere fatta ogni anno; la periodicità degli interventi del controllo sono quelli indicati nelle istruzioni tecniche di uso e manutenzione rilasciate dall’installatore .
Nel caso non siano presenti queste istruzioni valgono le prescrizioni e periodicità indicate nelle istruzioni tecniche di prodotto (fabbricante).
Inoltre il DPR 74/13 chiarisce che la manutenzione dell’impianto (art. 7) e il controllo del rendimento energetico (art.8) sono due operazioni diverse e distinte con tempistiche che non coincidono e sono entrambe obbligatorie.
Va sottolineato che la regolarità dei controlli, oltre a garantire un migliore funzionamento dell’impianto e quindi una maggiore sicurezza per quanti ne fanno uso, permette di non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge.
Se non si esegue la manutenzione, in caso di controllo da parte degli enti competenti, si rischia una sanzione che può arrivare fino a € 3.000, oltre ad avere un apparecchio meno sicuro e poco efficiente.
È il controllo di efficienza energetica della caldaia operazione obbligatoria con invio delle documentazione in via telematica all’ufficio regionale di competenza secondo DPR 74/13.
La periodicità dell’invio è legata alle normative regionali.
L’analisi dei fumi ( o controllo dei fumi) è quindi una procedura obbligatoria per legge e va svolta esclusivamente da tecnici qualificati e specializzati.
COSA È IL CONTROLLO DEI FUMI?
Il prelievo dei fumi di scarico dell’impianto è un’operazione da svolgere con la periodicità espressamente indicata nel D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74 per controllare il livello di emissione di sostanze inquinanti provenienti dall’apparecchio in esame.
L’analisi dei fumi è quindi una procedura obbligatoria per legge e va svolta esclusivamente da tecnici qualificati e specializzati.
CHE COSA È IL LIBRETTO DI IMPIANTO?
Il libretto dell’impianto è paragonabile ad una vera e propria carta d’identità. In esso compaiono le caratteristiche tecniche dell’impianto e anche le modifiche apportate allo stesso (sostituzioni di componenti ed interventi di controllo).
Deve essere conservato dove è installato l’impianto. Accompagna il generatore di calore per tutta la sua durata.
A CHE TEMPERATURA DEVE ESSERE IMPOSTATA L’ACQUA CALDA SANITARIA NELLA CALDAIA?
La temperatura corretta sarebbe quella che consente l’utilizzo dell’acqua calda senza doverla miscelare con la fredda e generalmente si può impostare intorno ai 45°C. È bene ricordare che già impostare una temperatura di 40°C (invece di 45°C) può portare un risparmio di circa 15% sulle bollette. Se invece si vuole una temperatura maggiore, è consigliabile impostare comunque un valore minore di 55°C per limitare la formazione di calcare.
A CHI SPETTA LA MANUTENZIONE DELLA CALDAIA?
La manutenzione ordinaria spetta all’occupante – a qualsiasi titolo – della unità immobiliare.